Verba Tua manent in aeternum

 

 

La pace e la guerra sono strettamente connesse con

la verità religiosa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Radiomessaggio di Sua Santità Pio XII a tutto il mondo in occasione del Natale (24 dicembre 1954): 

Vi giungerà certamente, se dall’una e dall’altra parte si ritornerà con animo sincero, quasi religioso, a considerare la guerra come oggetto dell’ordine morale, la cui violazione costituisce realmente una colpa che non resta impunita. Vi giungerà, se, in concreto, gli uomini politici, prima di vagliare i vantaggi e i rischi delle loro determinazioni, si riconosceranno personalmente soggetti alle eterne leggi morali, e tratteranno il problema della guerra come una questione di coscienza dinanzi a Dio. Non vi è altro mezzo, nelle presenti condizioni, per liberare il mondo dall’incubo angoscioso, se non ricorrendo al timor di Dio, che non avvilisce chi in sé lo accoglie; lo preserva anzi dall’infamia dell’immane crimine, che è la guerra non imposta. E chi potrebbe meravigliarsi se la pace e la guerra risultano in tal modo strettamente connesse con la verità religiosa? Tutta la realtà è di Dio: proprio nel distaccare la realtà dal suo principio e fine consiste la radice di ogni male.

Di qui risulta anche evidente che uno sforzo o una propaganda pacifista che provenisse da chi nega ogni fede in Dio, è sempre molto dubbia, incapace di attenuare od eliminare l’angoscioso senso di timore, se pure non sia condotta ad arte come espediente per provocare un effetto tattico di eccitamento e di confusione.


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