“Per mezzo della santissima Vergine Maria Gesù Cristo venne al mondo; ancora per mezzo di Lei deve regnare nel mondo” (51). Le parole che aprono il Trattato ne costituiscono il mirabile compendio. Esse sgombrano subito il campo da ogni equivoco definendo perfettamente la distinzione di natura e di ruoli tra Maria Santissima e Gesù Cristo: Maria è il mezzo, Gesù Cristo è l’unico fine. L’autore stabilisce inoltre un rapporto tra due eventi diversi, ma strettamente connessi: il primo costituito dall’Incarnazione del Verbo e dalla Natività; il secondo, avvolto di mistero, perché non ancora verificato, è il Regno di Gesù nel mondo: un regno nella storia che, come apparirà chiaramente dallo sviluppo del Trattato, non va inteso come Parusia, ma come il trionfo del suo Corpo Mistico, la Chiesa, grazie ai prodigi ancora una volta prodotti, dopo l’Incarnazione, dall’unione tra lo Spirito Santo e la Vergine Maria (52). Questo Regno è definito dal santo come il Regno di Maria.
“Lo speciale regno di Dio Padre è durato fino al diluvio – scrive san Luigi Maria nella Preghiera infuocata – e un diluvio d’acqua lo concluse; il regno di Gesù Cristo è finito con un diluvio di sangue, ma il regno Vostro, o Spirito del Padre e del Figlio, continua tuttora e sarà terminato da un diluvio di fuoco, d’amore e di giustizia” (53).
San Luigi Maria è un profeta che annuncia l’avvento del Regno di Maria domandando al Signore un diluvio di fuoco del puro amore che purificherà l’umanità e sarà acceso “in modo così dolce e veemente che tutte le nazioni, i Turchi, gli idolatri e perfino gli ebrei ne bruceranno e si convertiranno?” (54).
Quando verrà questo tempo fortunato “nel quale Maria regnerà padrona e sovrana dei cuori per sottometterli pienamente all’impero del suo grande ed unico Gesù? (…) Questo tempo – scrive il Montfort – non giungerà se non quando sarà conosciuta e praticata la forma di devozione che io insegno: ‘Ut adveniat regnum tuum, adveniat regnum Mariae’: perché venga il tuo regno, venga il regno di Maria” (55).
San Luigi Maria afferma che il Regno di Maria sarà un’epoca di fioritura della Chiesa mai conosciuta dalla storia. Giunge anche ad affermare che, per instaurare quest’epoca, “l’Altissimo e la sua santa Madre intendono plasmare dei santi così eccelsi, da superare in santità la maggior parte degli altri santi, quanto i cedri del Libano sorpassano gli arbusti” (56).
Il modo in cui si realizzerà questa unione speciale di Maria con le anime dei suoi apostoli sarà la pratica della “vera devozione” di cui egli, nel Trattato, rivela e approfondisce il segreto. La regalità della Madonna si dovrà realizzare in primo luogo nell’interno delle anime; da lì si rifletterà sulla vita religiosa e civile dei popoli considerati come un tutto.
“Il Regno di Maria – conclude Plinio Corrêa de Oliveira – sarà dunque un’epoca nella quale l’unione delle anime con la Madonna raggiungerà un’intensità senza precedenti nella storia, fatta eccezione – è chiaro – per casi individuali. Qual è la forma di questa unione, in un certo senso somma? Non conosco un mezzo più perfetto, per enunciare e per realizzare questa unione, della santa schiavitù alla Madonna, come viene insegnata da san Luigi Maria Grignion di Montfort nel Trattato della vera devozione a Maria” (57) .
Note:
[51] S. L. M. Grignion de Montfort, Trattato della vera Devozione, cit., n. 1.
[52] “L’unione tra l’Immacolata e lo Spirito Santo è così inesprimibile e perfetta – scrive san Massimiliano Maria Kolbe – che lo Spirito Santo agisce unicamente attraverso l’Immacolata, la sua Sposa. Di conseguenza, Ella è la mediatrice di tutte le grazie dello Spirito Santo” (Lettera a Fra Salesio Mikolajczyk del 28 luglio 1935). Il santo polacco arriva a dichiarare che l’Immacolata “è in un certo modo l’incarnazione dello Spirito Santo” (cfr. H. M. Manteau-Bonamy, o.p., Lo Spirito Santo e l’Immacolata, tr. it. LEMI, Roma 1977, p. 61).
[53] S. L. M. Grignion di Montfort, Preghiera Infuocata, in Opere, vol. I, Scritti spirituali, cit., n. 16.
[54] Ivi, n. 17.
[55] S. L. M. Grignion di Montfort, Trattato della vera devozione, cit., n. 217.
[56] Ivi, n. 47. Sugli “apostoli degli ultimi tempi”, cfr. A. Lhouneau, La Vierge Marie et les apôtres des derniers temps d’après le B. Louis-Marie de Montfort, Mame, Tours 1919; H. Frehen, Le second avènement de Jésus-Christ et la ‘méthode’ de saint Louis-Marie de Montfort, in “Documentation Montfortaine”, vol. 7 (1962), n. 3; Stefano De Fiores s.m.m., La ‘missione’ nell’itinerario spirituale e apostolico di S. Luigi Maria di Montfort, in Aa. vv., La missione monfortana ieri ed oggi, Atti del 2° Convegno intermonfortano (1984), Centro intermonfortano di Documentazione, Roma 1985.
[57] P. Corrêa de Oliveira, La devozione mariana e l’apostolato contro-rivoluzionario, cit.