La “terza parte” del segreto di Fatima, secondo le indicazioni della Madonna a suor Lucia, avrebbe dovuto essere divulgata al più tardi nel 1960.
Giovanni XXIII, il primo pontefice che lesse il testo di suor Lucia ne rifiutò però la divulgazione. L’8 febbraio 1960, attraverso un laconico comunicato stampa, il Vaticano rese noto che il segreto di Fatima non sarebbe stato rivelato.
Paolo VI, eletto il 23 giugno 1963, lesse a sua volta il messaggio, ma mantenne nei suoi confronti il medesimo atteggiamento del predecessore (91).
Il 13 maggio 1973, i soci e i collaboratori della TFP accolsero nella sede di San Paolo la statua pellegrina della Madonna di Fatima, che aveva pianto miracolosamente a New Orleans nel 1972, con una veglia di preghiere, nella quale rinnovarono la loro consacrazione alla Madonna secondo il metodo del Montfort. Persuaso che il “terzo segreto” contenesse parole decisive di ammonizione, di orientamento e di conforto per l’umanità in quest’ora estrema, Plinio Corrêa de Oliveira redasse in quell’occasione un messaggio a suor Lucia, la veggente sopravvissuta, perché rompesse il silenzio, rivelando la parte sconosciuta del messaggio celeste di cui è depositaria, al fine di “aprire gli occhi di quelli che dormono come dormivano gli apostoli nell’orto degli ulivi”. Il messaggio fu firmato con particolare solennità da 735 membri delle TFP, del Brasile e di altre nazioni, presenti quella sera nella sede paulista dell’associazione (92). Nel mese di agosto dello stesso anno iniziò la divulgazione della versione aggiornata dell’opuscolo dell’ing. Antonio Augusto Borelli Machado Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti di suor Lucia (93).
Il silenzio persistente mantenuto dalle autorità ecclesiastiche sul “terzo segreto” lo ha circondato di un alone di mistero dai contorni apocalittici. L’opinione pubblica ritiene in generale che il terzo segreto riguardi una guerra nucleare, accompagnata da catastrofi naturali. La maggior parte degli studiosi del messaggio di Fatima non è però di questo avviso.
‘Fatimologi’ come il claretiano spagnolo Joaquín Maria Alonso (94), il francese Michel de la Sainte Trinité (95) e lo stesso dott. Antonio Augusto Borelli Machado (96) ritengono che la parte essenziale del terzo segreto più che una catastrofe materiale, riguardi un castigo spirituale, costituito dalla crisi interna alla Chiesa. “Prima che questa crisi diventasse notoria – scrive Antonio Borelli – si capisce che uno spirito pietoso sarebbe inorridito di fronte a una tale ipotesi. Ma, a partire dal momento in cui la crisi è diventata pubblica, non vi è ragione per ritirarsi di fronte a questo pronostico” (97).
Tra i sostenitori di questa ipotesi, va annoverato il cardinale Silvio Oddi, già Prefetto della Congregazione per il Clero.
“Non mi meraviglierei – egli afferma – se il terzo segreto alludesse a tempi oscuri per la Chiesa: gravi smarrimenti, apostasie inquietanti che si sarebbero verificate all’interno del cattolicesimo. Se guardiamo alla grave crisi vissuta a partire dal Concilio, i segni dell’avveramento di questa profezia non sembrano mancare” (98).
La ragione della decisione di non pubblicare il terzo segreto, secondo parole che lo stesso cardinale Oddi attribuisce a suor Lucia, è che “potrebbe essere male interpretato”. “Per me – ha aggiunto il porporato – il segreto di Fatima contiene una profezia triste sulla Chiesa ed è per questo che Papa Giovanni non l’ha divulgata, e Paolo VI e Giovanni Paolo II hanno fatto altrettanto. Secondo me c’è scritto più o meno che nel 1960 il Papa avrebbe convocato il Concilio dal quale, contrariamente alle attese, sarebbero indirettamente derivate tante difficoltà alla Chiesa” (99). “A questo punto – commenta il cardinale – mi permetto di avanzare un’ipotesi: che il terzo segreto di Fatima preannunciasse qualcosa di grave che la Chiesa avrebbe fatto, naturalmente senza intenzione. Che a causa di cattive interpretazioni, di disobbedienze o di qualcosa del genere, la Chiesa avrebbe attraversato un momento piuttosto difficile. (…) Ma se fosse davvero così, questo segreto è già noto, perché la crisi della Chiesa è sotto gli occhi di tutti. E tutti gli spiriti più accorti se ne sono resi conto da anni” (100).
Note:
[91] Neanche Giovanni Paolo II ritenne opportuno far conoscere l’ultima parte del messaggio di Fatima, che appare così, nell’epoca della “società trasparente”, il segreto più gelosamente custodito dei nostri tempi. “Un segreto è un segreto. E, a essere logici, nessuno può trarre deduzioni dal suo contenuto, finché non lo conosce. Tuttavia, non è fuori luogo fare a questo punto una congettura. La parte ancora non divulgata del segreto contiene probabilmente particolari spaventosi sul modo in cui si compiranno i castighi annunciati a Fatima. Solo così, infatti, si spiega perché possa sembrare duro renderla pubblica. Se essa contenesse prospettive distensive, tutto porta a credere che sarebbe già stata resa di dominio pubblico” (P. Corrêa de Oliveira, Prefazione a A. A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima, cit., p. 16).
[92] Cfr. il testo in Um homem, uma obra, uma gesta, cit., pp. 201-202.
[93] L’opera ebbe lettere di approvazione di circa quaranta vescovi, tra i quali mons. Philip M. Hannan, arcivescovo di New Orleans, il card. Bernardino Echeverría Ruiz o.f.m., arcivescovo di Guayaquil, il cardinale Silvio Oddi, l’arcivescovo di Braga Eurico Dias Nogueira, Primate del Portogallo, mons. German Villa Gaviria, Arcivescovo di Barranquilla in Colombia.
[94] Tra le varie opere del padre Alonso, morto nel 1981, cfr. Joaquín M. Alonso c.m.f., La verdad sobre el Secreto de Fatima, Centro Mariano, Madrid 1976.
[95] Frère Michel de la Sainte Trinité, Toute la Vérité sur Fatima, Editions Renaissance Catholique – Contre-Réforme Catholique, Saint Parres-les-Vaudes 1984-1985, 3 vv., riassunti da Frère François de Marie des Anges, Fatima. Joie intime évènement mondial, Editions la Contre-Réforme Catholique, Saint Parres-les-Vaudes 1991. Cfr. soprattutto il III volume, Le Troisième Secret (1985).
[96] A. A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima, cit., pp. 71-77.
[97] Ivi, p. 76.
[98] Card. Silvio Oddi, Intervista a “Il Sabato” del 17 marzo 1990, p. 9.
[99] Card. S. Oddi, Intervista a “30 Giorni”, n. 11 (novembre 1990), p. 69.
[100] “30 Giorni”, n. 4 (aprile 1991), p. 57; Fatima, una profezia ancora incompiuta, in “Lepanto”, nn. 108-109-110 (marzo-aprile-maggio 1991).