Plinio Corrêa de Oliveira “incontra” Carlo Magno

Tradizione, Famiglia, Proprietà“, Roma, Anno 9, n. 3-4, dicembre 2003, pag. 5

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“Avevo allora 8-9 anni. A quell’epoca si viaggiava in treno. Mi ero recato con la mia famiglia alla stazione centrale di San Paolo per prendere il treno, non ricordo per quale destinazione. C’era lì un’edicola molto ordinaria che vendeva libri a basso prezzo. Prima di salire sul treno diedi uno sguardo agli scaffali e vidi un libro talmente modesto che non era nemmeno rilegato. Era la storia di Carlo Magno, il grande imperatore medievale.

“Sulla copertina c’era Carlo Magno con i suoi due pari, Oliviero e Rolando. Rimasi entusiasmato. Mi sembravano l’incarnazione umana delle virtù. Erano persone in perfetto equilibrio, un equilibrio carolingio, maestoso. L’imperatore aveva lo sguardo rivolto verso l’alto, come se contemplasse Dio e le cause più elevate. Era un sintesi di forza, calma, aggressività e grinta. Era una calma piena di grinta. Un equilibrio frutto di una visione lucida delle cose. Era formidabile! Già a quel primo sguardo la figura di Carlo Magno mi entusiasmò. Era evidentemente un’azione della grazia divina.

“Senza sapere il perché, giacché mai avevo sentito parlare di Carlo Magno, dissi a mio padre, che mi teneva per mano: — Papà, io voglio acquistare quel libro. Certamente pensando a tutt’altra cosa, mio padre rispose: — Cosa vuoi? — Io voglio quel libro. — Carlo Magno? Ma cosa c’entri tu con Carlo Magno? — Papà, io voglio quel libro!

“Mio padre comprò il libro e me lo misi in tasca. Una volta sul treno, con tutta la famiglia ben sistemata, i bambini sotto controllo, ecc., io me ne andai in un angolo dove non c’era nessuno, mi sedetti e cominciai a leggere il libro.

“Carlo Magno rappresentava proprio l’idea che io mi ero sempre fatto di Dio, che non corrispondeva esattamente a quella del Catechismo, senza esserne il contrario. Pensai: questo è un’immagine di Dio! Cominciai a pregare. E capì che io dovevo combattere contro il malvagi di oggi come Carlo Magno combatté contro i musulmani e contro i barbari”.

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Stazione centrale di San Paolo (Estação da Luz, circa 1900, foto Guilherme Gaensly), dove Plinio – con 8 o 9 anni di età – trovò un piccolo libro su Carlo Magno. Sulla copertina c’era il famoso Imperatore con i suoi due pari, Rolando e Oliviero

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