Legionario, São Paulo, 28 maggio 1939, n. 350, pag. 5

di Plinio Corrêa de Oliveira
Non si può negare che nell’economia della redenzione del genere umano, la Vergine Maria occupi un posto speciale. Dio ha voluto infatti che, così come il genere umano è caduto per mezzo di Eva, la prima donna, così anche per mezzo di Maria, la nuova donna, l’uomo avesse la grazia della salvezza (Sant’Efrem).
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Nei Vangeli, in tutta la vita di Nostro Signore Gesù Cristo, gli eventi più importanti, quelli più strettamente legati alla restaurazione dell’umanità, non sono avvenuti senza l’intervento di Nostra Signora.
Alle nozze di Cana, il miracolo che determinò la fede degli Apostoli non avvenne senza l’intercessione di Maria. Ora, gli Apostoli furono i primi frutti dell’opera di Gesù Cristo e le fondamenta dell’evangelizzazione del mondo intero.
Più tardi, quando si consumò, sulla Croce, l’opera della Redenzione, lì c’era la “Donna”, alla cui custodia, nella persona di San Giovanni, Gesù Cristo affidò tutti gli uomini.
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Questi fatti portarono i Santi Padri e i dottori della Chiesa a considerare nella Madonna la “Maternità divina” e le conseguenze che ne derivano. Se Maria fu davvero scelta in modo speciale da Dio come Madre del Suo Divin Figlio, se a tal fine la Divina Bontà la preparò con privilegi ineffabili, come quello singolarissimo dell’Immacolata Concezione, era naturale che l’Altissimo riservasse alla Vergine Maria una posizione speciale e profonda nella restaurazione del genere umano.
Eco di tutti i Santi Padri e del sentimento comune dei cattolici, il Beato [oggi Santo, n.d.t.] Grignon de Montfort scriveva: «Tutta la terra è piena della Sua (di Maria) gloria, specialmente tra i popoli cristiani, molti dei quali La considerano loro tutrice e protettrice nei loro regni, province, diocesi e città; molte chiese consacrate a Dio lo sono in suo nome; non c’è chiesa senza un altare in suo onore; non c’è nazione in cui non ci sia un luogo con una delle sue immagini miracolose, in cui tutti i mali sono guariti e si ottiene ogni sorta di bene; tante congregazioni e confraternite in suo onore; tanti ordini religiosi con il suo nome e sotto la sua protezione; tanti religiosi e suore di tutte le congregazioni che pubblicano le sue lodi e annunciano le sue misericordie. Non c’è bambino che non la lodi balbettando l’Ave Maria; non c’è peccatore, per quanto indurito, che non abbia in lei un barlume di fiducia; non c’è nemmeno il diavolo all’inferno che, temendola, non la rispetti”.
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Infatti, non c’è grazia concessa dalla Misericordia di Dio che non sia attraverso le mani di Maria. – Nell’Antico Testamento erano i meriti della Madonna che, previsti, spingevano la Bontà Divina a distribuire le sue grazie ai patriarchi e ai fedeli del popolo eletto; – durante la sua vita erano le sue preghiere; e oggi in Cielo, è lei la dispensatrice dei benefici che da lì discendono in questa valle di lacrime. – È proprio in questo fatto che si racchiude la mediazione di tutte le grazie consacrata dalla Chiesa il 31 maggio [festa della Regalità di Maria, secondo il calendario liturgico allora in vigore, n.d.t.].
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Il dominio della Mediazione di Maria Santissima si estende quindi a tutte le grazie conquistate da Gesù Cristo. – Da questo fatto deriva tutta l’importanza e la necessità morale della devozione alla Vergine Santissima per il fedele nel difficile cammino verso il Paradiso. Se è vero che la Vergine Maria, alla fine del suo cammino materno, intercede presso il suo Divin Figlio per tutti gli uomini, non c’è dubbio che la sua protezione si esercita in modo tanto più speciale quanto più tenera è la devozione che il fedele nutre verso la Vergine Santissima.
Del resto, quale nome meriterebbe il cristiano che non nutrisse un amore ardente e una tenerezza filiale verso la Madre di Gesù Cristo? Sarebbe un vero cattolico chi non rendesse a Maria il culto che le spetta per l’eccellenza singolare con cui l’ha distinta l’onnipotenza della grazia di Dio?

Le nozze di Cana (Paolo Veronesi – 1563, al Museo Louvre) – Alle nozze di Cana, il miracolo che determinò la fede degli Apostoli non avvenne senza l’intercessione di Maria.
Nota: Traduzione senza revisione dell’autore.