Presentazione di “Rivoluzione e Contro-Rivoluzione”, Edizione Il Giglio, Napoli, novembre 2025

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È con gioia e profonda stima che accolgo l’invito di scrivere la presentazione alla presente edizione del capolavoro di Plinio Corrêa de Oliveira (1908-1995). Mio padre, il Principe Dom Pedro Henrique de Orleans e Bragança, scrisse la Prefazione all’edizione francese del 1959, pubblicata insieme all’originale portoghese.

Fra la Famiglia Imperiale del Brasile e quella di Plinio Corrêa de Oliveira intercorreva un lungo e cordiale rapporto. Mio padre, cattolico praticante, e l’allora giovane Plinio – erano coetanei – si sono conosciuti in Brasile nel 1922, in occasione del centenario dell’indipendenza del Brasile. È nata un’amicizia che è andata crescendo col tempo. Li univa una grande affinità ideale, visto che mio padre era stato educato da mia nonna, la Principessa Maria Pia di Borbone delle Due Sicilie, figlia di Alfonso Conte di Caserta, fratello ed erede di Francesco II, Re delle Due Sicilie. Profondamente cattolica, il sentimento religioso della Principessa Maria Pia era stato affinato dalla lotta che i suoi antenati avevano portato avanti in sostegno del beato Pio IX contro le correnti liberali e rivoluzionarie che usurparono il trono di Napoli e, poi, derubarono la Santa Sede degli Stati della Chiesa. Posso dire che con lei mi sono abbeverato alle fonti più pure della Fede e della Contro-Rivoluzione.

È stato, dunque, del tutto naturale che, insieme a mio fratello maggiore, Dom Luiz, abbiamo cominciato a frequentare le riunioni di Plinio Corrêa de Oliveira, fino a impegnarci totalmente nella lotta contro-rivoluzionaria. Questa militanza è stata, e lo è tuttora, il fulcro della mia vita. Sono convinto che le monarchie siano decadute quando i Re non hanno più accompagnato le truppe in guerra.

E la “guerra” oggi – religiosa, culturale, dottrinale, morale – si chiama Contro-Rivoluzione.

Questo libro non è solo un trattato teorico sulla Rivoluzione e il suo contrario, la Contro-Rivoluzione. Ha anche l’intenzione di essere un livre de chevet per militanti cattolici.

L’autore è stato uno dei più eminenti pensatori cattolici del secolo XX. Titolare della cattedra di Storia Moderna e Contemporanea presso la Pontificia Università di San Paolo, già deputato federale eletto dalla Lega Elettorale Cattolica, apparteneva a una delle famiglie più illustri dell’aristocrazia brasiliana che, nel corso della nostra storia, si è sempre messa in primo piano per il valore degli uomini che ha donato alla Patria. Tra questi possiamo citare il consigliere João Alfredo Corrêa de Oliveira, presidente del Consiglio dei ministri, autore della legge per l’abolizione della schiavitù in Brasile, che la mia bisnonna, la principessa Isabella, firmò.

Sembra che la situazione estremamente grave in cui si trova la civiltà cristiana, in Italia come in tutto l’Occidente, sia dovuta al fatto che coloro che lottano contra la Rivoluzione non sempre hanno una visione profonda, organica e strutturata della sua natura. Il risultato è una dispersione di sforzi, indubbiamente molto meritori in campi d’azione secondari, ma senza collegamento tra loro, il che dà luogo a incomprensioni e scontri.

Profondo conoscitore di autori come Joseph de Maistre, de Bonald, Louis Veuillot e Donoso Cortés, Plinio Corrêa de Oliveira ci presenta la Rivoluzione nel suo aspetto essenzialmente anticristiano, nella sua unità attraverso le varie tappe storiche. Studia il carattere di fenomeno universale, che esso rappresenta per la sua estensione geografica e per la sua profonda influenza in tutti gli ambiti dell’attività umana, e insiste sul suo aspetto fondamentalmente anticristiano e amorale. Dopo questa panoramica, traccia il piano della Contro-Rivoluzione, estremamente chiaro e vigoroso, attraverso il quale si può distruggere completamente la Rivoluzione.

Nella sessione che seguì alla Santa Messa di trigesimo di Plinio Corrêa de Oliveira, celebrata il 15 novembre 1995 dal cardinale Alfons Maria Stickler, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, a fianco del Vaticano, il prelato invitò i presenti a seguire le orme del grande leader cattolico: Defunctus actu loquitur! Il defunto parla ancora!

Mi auguro che questa edizione di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione possa far risuonare, ancora una volta, la voce di Plinio Corrêa de Oliveira, convocando i cattolici di oggi alla santa battaglia per la Regalità sociale di Cristo.

São Paulo, 24 novembre 2024

Dom Bertrand de Orleans e Bragança

 

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