AMBIENTI, COSTUMI, CIVILTÀ
“Catolicismo”, Campos (Rio de Janeiro), Nº 31 – Luglio 1953
di Plinio Corrêa de Oliveira

Due opere d’arte moderna giapponese.
In una, il pittore Nobuya Abe presenta la sofferenza dell’orientale contemporaneo che implora aiuto all’umanità: bruttezza diabolica, disperazione assoluta, assenza totale di qualsiasi pensiero di fiducia in Dio. Il dipinto ritrae, con l’orrore tipico dello stile, il dolore pagano di un essere umano vittimizzato da un mondo anch’esso pagano. Questo essere umano soffre in ogni organo, in ogni articolazione, in ogni fibra del suo essere, soffre odiando il suo dolore, non comprendendolo affatto, gridando di liberarsene al più presto e non confidando in alcuna soluzione, perché non crede nella Provvidenza, e rivolge le sue suppliche solo all’umanità inesorabilmente cattiva che lo schiaccia. In altre parole, lo stridore della disperazione, l’insensatezza delle forme e degli orizzonti morali, un’anticipazione dell’inferno.
