Verità Dimenticate – Sant’Antonio Maria Claret: La Sacra Scrittura ci insegna che quando la giusta indignazione di Dio raggiunge il suo culmine, Egli manda l’ultimo e più atroce dei Suoi castighi: ministri infedeli, sacerdoti contaminati, pastori scandalosi

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CATECISMO DE LA DOCTRINA CRISTIANA, EXPLICADO Y ADAPTADO A LA CAPACIDAD DE LOS NIÑOS (Catechismo della Dottrina Cristiana, spiegato e adattato alle capacità dei bambini), por el Excmo. é Illmo. Sr. D. Antonio (Maria) Claret, Arzobispo de Trajanópolis in part. inf., DÉCIMA SÉPTIMA EDICIÓN, BARCELONA, LIBRERÍA RELIGIOSA, 1865, Págs. 388-390:

Chi, dunque, non ringrazierà Dio per tanto bene e non darà ai sacerdoti, perché sono i suoi dispensatori, tutto l’onore e la riverenza loro dovuti? Rispettali, figlio mio, e venerali, sia perché lo esige la loro dignità di rappresentanti di Gesù Cristo, sia perché questa è la volontà del nostro Redentore che, riferendosi agli Apostoli e ai discepoli, e ai sacerdoti loro successori, disse: Chi disprezza voi, disprezza me; sia, infine, per la grande utilità che apportano al bene pubblico con il loro ministero di preghiera, sacrifici, predicazione e amministrazione dei Sacramenti, come ti ho spiegato.

Se forse sapete o sentite che un sacerdote è caduto in qualche miseria o debolezza, non stupitevi o scandalizzatevi per questo; perché come tra i primi sacerdoti, gli Apostoli, c’era un Giuda, non c’è da stupirsi se anche tra quelli dei nostri giorni c’è chi dimentica che deve essere santo; perché l’essere sacerdote non toglie che qualcuno sia un discendente di Adamo e, come tale, soggetto alle stesse miserie e debolezze degli altri uomini. Ma comprendete che il fatto che uno sia cattivo non implica che tutti gli altri lo siano; e anche per quanto riguarda il cattivo, voglio che sappiate che dovete avere compassione per la fragilità che ha avuto come uomo, e venerare la dignità sacerdotale che Cristo ha segnato in lui. Se vedete un cattivo sacerdote posto a capo di un popolo, dovete addolorarvi, temere e pensare che forse i nostri peccati hanno meritato un castigo così orrendo; perché la Sacra Scrittura ci insegna che il più grande e terribile flagello che Dio manda a un popolo è quello di dargli cattivi sacerdoti.

Quando l’ira del Signore non ha ancora raggiunto il suo culmine, Egli permette che le nazioni si armino l’una contro l’altra, che i campi siano sterili, che la carestia, la desolazione e la morte esercitino il loro dominio sulla terra; ma quando la Sua giusta indignazione raggiunge il suo culmine, Egli manda l’ultimo e più atroce dei Suoi castighi, permettendo che ministri infedeli, sacerdoti contaminati, pastori scandalosi siano posti tra gli uomini. Allora si verifica che gli abomini del popolo sono la causa dei cattivi sacerdoti, e i cattivi sacerdoti sono il più grande castigo con cui Dio affligge il popolo.

Per evitare un danno così terribile, la Chiesa, sempre zelante per il bene del popolo e per l’illustre decoro dei ministri dell’altare, ha stabilito come legge dodici digiuni all’anno, tre all’inizio di ciascuna delle quattro stagioni, che chiamiamo “Temporas”, che sono il tempo stabilito per l’ordinazione dei sacerdoti, Con ciò obbliga tutti i fedeli a supplicare il Signore di non punirci dandoci cattivi sacerdoti, ma piuttosto, avendo compassione delle nostre miserie, di mandarci ministri degni e pastori zelanti per guidarci attraverso il deserto di questo mondo, fino a quando non arriveremo felici nella terra della promessa, nella gloria eterna. Amen.

Nota: I grassetti sono da questo sito.

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