Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

La devozione al

Cuore di Maria salverà il mondo

dal comunismo

 

 

 

Catolicismo, No. 30, Giugno 1953 (*)

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Come abbiamo detto precedentemente, gli studi che veniamo pubblicando su Fatima presuppongono sia stato dimostrato, come punto di partenza, che la Madonna sia apparsa veramente a Lucia, a Giacinta [Marto (1910-1920)] e a Francesco [Marto (1908-1919)], e che abbia a essi comunicato i messaggi, da questi a loro volta trasmessi al mondo. Per una questione di metodo vogliamo ricordare questo punto, che costituisce la pietra angolare di tutto quanto si scriva su Fatima. Trattandosi di apparizioni che i veggenti affermano destinate a essere conosciute dal Santo Padre, dalla Sacra Gerarchia e, insomma, dalla Cristianità tutta, non è possibile una via di mezzo: o le prove sono chiare, certe, pienamente concludenti, e in tal caso le rivelazioni meritano un credito completo, oppure le prove sono dubbie, confuse, discutibili, e in questo caso i messaggi sono falsi, perché non si capisce come mai, se la Madonna ha voluto veramente far giungere un messaggio al mondo, non ha disposto i fatti in modo da presentare all’umanità motivi ragionevoli per ritenerlo autentico.

Visto in questo modo l’argomento, siamo condotti dalla natura stessa delle cose a un’altra alternativa. Se le prove sono certe, se i messaggi sono autentici, è impossibile non dare la massima importanza al loro contenuto. Se la Madonna ci ha realmente parlato, è giocoforza tenere nella più alta considerazione quanto Ella ci ha detto, meditare a lungo ognuna delle sue parole, trarne, attraverso un’analisi intelligente, tutto quanto contengono. Ma, d’altro canto, se le prove non sono certe, sarà meglio non perdere neppure un minuto con l’argomento. Come non si può prestare ai messaggi neppure una "mezza fede", così non si può attribuire al suo contenuto una mezza importanza. Sottolineiamo con tanta insistenza questo aspetto fondamentale della questione perché ci sembra che, purtroppo, a proposito di Fatima, è molto più frequente di quanto a prima vista si possa forse immaginare un’atmosfera di "mezza credenza" e di "mezza importanza". 

La gravità della situazione del mondo secondo il messaggio di Fatima

Quindi la Madonna ha parlato al mondo. Ha descritto la situazione come gravissima, ha indicato come causa di questa situazione la spaventosa decadenza morale dell’umanità, ci ha minacciati con terribili punizioni terrene – nuova guerra, diffusione mondiale degli errori del comunismo, persecuzioni alla Chiesa – e con una punizione eterna mille volte peggiore – l’inferno – se non ci emenderemo, e ha infine prescritto i mezzi necessari per giungere all’emendazione e per evitare tanti castighi.

Benché qualche sciocco chiuda gli occhi davanti alla realtà più evidente e si compiaccia di affermare che è a posto con Dio il mondo in cui viviamo – di dubbio, di naturalismo, d’indisciplina morale e di adorazione della felicità terrena – è necessario credere il contrario, perché la Madonna ci ha detto il contrario.

È assolutamente certo che alcuni sociologi evoluzionisti, molto più evoluzionisti che sociologi, amano dire che l’oggi è migliore dello ieri, e che il domani sarà necessariamente migliore dell’oggi. Ma la Madonna ci dice che la verità è molto diversa: il domani sarà migliore dell’oggi solamente se ci emenderemo e faremo penitenza. Diversamente, per quanto insomma il progresso materiale, la medicina, le finanze, i divertimenti, il comfort della vita si sviluppino, avanziamo verso un grande e universale collasso.

Purtroppo non mancano neppure teologi ottimisti che creano attorno a sé una gradevole atmosfera di simpatia, sostenendo che quasi nessuno si condanna all’inferno. Invece la Madonna insegna il contrario, e lo fa non solo con parole, ma anche con l’argomento invincibile del fatto concreto: apre l’inferno davanti agli occhi dei Pastorelli terrorizzati, perché raccontino al mondo intero quanto hanno visto. E bisogna credere alla Madonna e non a certa teologia debole, all’acqua di rose.

E se la Madonna ci rivela a Fatima quali sono i rimedi di cui ci si deve servire per evitare la catastrofe, è necessario studiarli, applicarli, riporre in essi tutte le speranze, invece di perder tempo sperimentando panacee suggerite dagli uomini. Di questi rimedi indicati dalla Madonna vogliamo trattare in modo particolare. 

La vita soprannaturale è l’autentica soluzione

Abbiamo già fatto notare di passaggio, nell’articolo precedente, che la Madonna indica, come rimedi fondamentali per il mondo contemporaneo, la preghiera, la penitenza, l’emendazione della vita. Da questi tre provvedimenti puramente spirituali fa dipendere il mantenimento della pace, la preservazione dell’Occidente dalla propaganda comunista, quindi la sopravvivenza della civiltà stessa.

Potranno esser colpiti da ciò molti cattolici male informati, che pongono tutte le loro speranze in mezzi puramente umani. Immaginano che tutto sarebbe salvo il giorno in cui la Chiesa fosse robustamente dotata di seminari, di università, di giornali, di riviste, di librerie, di cinema, di teatri, di opere di carità e di assistenza sociale. In questa concezione, tutto si riduce all’ambito puramente naturale: la scristianizzazione ha come causa l’insufficienza dei nostri mezzi di propaganda e di azione. Il giorno in cui avessimo posto rimedio a questa insufficienza, avremmo vinto la scristianizzazione. Nel frattempo, appare la Madonna a Fatima, e su tutti questi mezzi di azione non dice una sola parola. Come spiegare questo mistero? Che ne è delle parole dei Papi, che non hanno smesso di raccomandare tutto quello di cui la Madonna ha taciuto? I messaggi di Fatima saranno in contraddizione con le direttive pontificie?

Sarebbe facile rispondere a tutte queste domande, se i cattolici facessero la fatica di leggere seriamente e per esteso i documenti pontifici, invece di accontentarsi di citazioni trovate sparse qua e là, in certi libri e giornali impegnati, a quanto pare, nel fare un’autentica opera di filtro di tutto quanto nella parola del Sommo Pontefice eventualmente contrasti con i loro preconcetti.

I Papi non si stancano di raccomandare l’uso di tutti i mezzi naturali legittimi per promuovere il Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Tuttavia, non si limitano solamente a questo. In documenti veramente innumerevoli, mostrano che i mezzi naturali non saranno di nessuna efficacia se non vi sarà, in quanti lottano per la Chiesa, una vita costante di pietà, di mortificazione, di sacrificio; se i soldati di Cristo non avranno continuamente presente che i mezzi di azione naturali devono essere canali di grazia di Dio, e che l’apostolo – chierico o laico – dev’essere lui stesso un luogo di conservazione delle grazie che ne devono vivificare le opere. In una parola, le tesi essenziali del libro inimitabile di dom Chautard, L’Anima di ogni Apostolato, sono state inculcate in ogni modo dai Papi. E sono gli stessi princìpi che la Madonna c’insegna a Fatima. La Vergine Santissima non ci dice di non dedicarci completamente alle opere di apostolato. Ma ripete l’insegnamento di Nostro Signore a Betania: è necessario vivere in intima unione spirituale con Dio, perché tutto il resto deriva da lì, e senza una tale unione le opere più sagge, più utili, più opportune risulterebbero miserevolmente sterili10

L’Angelo tutelare della patria

Notiamo a questo punto, molto rapidamente, altri aspetti dei messaggi di Fatima. L’apparizione dell’Angelo del Portogallo ci fa ricordare la dottrina della Chiesa circa il fatto che ogni popolo ha un suo particolare Angelo Custode. Vi è stato un tempo in cui ogni nazione aveva una particolare devozione al proprio Angelo Custode, invocandolo nelle proprie tribolazioni, e soprattutto nella lotta per il mantenimento del popolo nel seno della Chiesa. Abbiamo pensato a questo? Pratichiamo il culto all’Angelo Custode del Brasile? 

Amor e timor di Dio

L’angelo prega in presenza dei Pastorelli, profondamente inchinato, con il volto a terra. È un esempio che dobbiamo imitare. Nelle nostre preghiere dobbiamo essere fiduciosi, confidenti, filiali. Ma è necessario non dimenticare che l’autentica pietà filiale non esclude, anzi suppone, il più profondo rispetto. Si tratta di un altro punto su cui le rivelazioni di Fatima contengono preziosi insegnamenti per l’uomo moderno. Infatti, a forza di parlare di democrazia in tutto e per tutto, finiamo non di rado per deformare in tal modo la nostra mentalità, da introdurre un tonus ugualitario perfino nei nostri rapporti con Dio!

 

Fatima - Monumento raffigurando l'Angelo del Portogallo che dà la Santa Comunione ai tre pastorelli

Devozione combattuta dal liturgismo

Negli ultimi tempi, il liturgismo ha instillato nelle file cattoliche preconcetti tenaci contro certe devozioni, fra le quali il culto al Santissimo Sacramento extra Missam, e il Santo Rosario.

Orbene, entrambe queste devozioni sono fortemente inculcate a Fatima.

A Dio niente è impossibile. Così, se la Provvidenza avesse voluto, avrebbe potuto trasportare i Pastorelli – grazie a un fenomeno di bilocazione, per esempio – in qualche luogo in cui venisse celebrato il Santo Sacrificio, per poi, nel corso di esso, ricevere la Santa Comunione. In ultima analisi, questo sarebbe stato tanto straordinario quanto affidare all’Angelo le Sacre Specie perché ne comunicasse i Pastorelli. Tuttavia fu quest’ultimo il modo disposto dalla Provvidenza. Se nel culto eucaristico extra Missam vi fosse qualcosa d’intrinsecamente contrario al modo vero d’intendere la Presenza Reale, sarebbe stato impossibile per la Provvidenza decidere che l’adorazione eucaristica dell’Angelo e la prima Comunione dei Pastorelli si realizzassero nel modo in cui si sono realizzate. 

Quanto al Santo Rosario, sarebbe difficile raccomandarlo con maggiore insistenza. "Sono la Regina del Rosario", ha detto di sé stessa la Santa Vergine nell’ultima delle apparizioni11. E in quasi tutte ha inculcato esplicitamente questa devozione ai Pastorelli. Quindi, come pretendere che il Rosario abbia perso qualcosa della sua attualità?

Si proclama pure che la meditazione dell’inferno è inadatta ai nostri giorni e capace solamente d’incutere un timore servile. Questa affermazione crolla fragorosamente a fronte di quanto è accaduto a Fatima, perché la visione dell’inferno, di cui i Pastorelli sono stati privilegiati, mirava evidentemente a purificare il loro amore e il loro senso di apostolato.

Devozioni ai Sacri Cuori

A Fatima s’inculca ugualmente, con significativa insistenza, la devozione al Sacro Cuore di Gesù, che pure è stata messa in ombra da una certa tendenza di spiritualità attualmente molto in voga. Il culto al Sacro Cuore di Gesù è stato considerato da tutti i teologi come una delle più preziose grazie con cui la Santa Chiesa è stata confortata negli ultimi secoli. Era destinato a rianimare negli uomini l’amore di Dio, intorpidito dal naturalismo del Rinascimento, dagli errori dei protestanti, dei giansenisti, dei deisti e dei razionalisti. Nel secolo scorso [il secolo XIX], proprio per mezzo di questa devozione l’Apostolato della Preghiera ha prodotto una mirabile rifioritura della vita religiosa in tutto il mondo12. E, siccome i mali da cui il Sacro Cuore di Gesù ci deve preservare crescono giorno dopo giorno, è evidente che giorno dopo giorno si accentua l’attualità di questa incomparabile devozione. Tuttavia, è necessario aggiungere che, nell’aggravarsi dei mali contemporanei, la Provvidenza ha quasi voluto superare sé stessa indicando agli uomini come oggetto della loro pietà il Cuore di Maria, che in un certo modo perfeziona e porta alla sua pienezza il culto al Sacro Cuore di Gesù. Gli studi e la devozione cordimariana non sono nuovi. Tuttavia ci sembra che la semplice lettura dei messaggi di Fatima mostri con quanta insistenza la Madonna li vuole per i nostri giorni. La missione da Lei affidata a suor Lucia è stata specialmente quella di restare sulla terra per attirare gli uomini al Cuore Immacolato di Maria. Spesso questa devozione è raccomandata durante le visioni. Il Cuore Santissimo ci appare anche, nella seconda apparizione, coronato di spine per i nostri peccati, a chiedere la preghiera riparatrice degli uomini. Ci sembra che questo punto in qualche modo compendi in sé tutti i tesori dei messaggi di Fatima.

*   *   *

Dunque, nel loro insieme, le apparizioni di Fatima da un lato c’istruiscono sulla terribile gravità della situazione mondiale e sulle autentiche cause dei nostri mali, mentre dall’altro c’indicano i mezzi attraverso i quali dobbiamo evitare i castighi terreni ed eterni, che ci minacciano. Agli antichi Dio ha mandato profeti. Ai nostri giorni ci ha parlato attraverso la stessa Regina dei Profeti. Perciò, studiando quanto la Madonna vuole, che dire? Le uniche parole adeguate sono quelle di Nostro Signore nel Santo Vangelo: chi ha orecchie per intendere, intenda13... 

Note:

(*) Prima traduzione apparsa su "Cristianità", n°317, maggio-giugno 2003.

(10) Cfr. Lc. 10, 38-42.

(11) A. A. Borelli Machado, op. cit., p. 57.

(12) Associazione di carattere religioso in cui i fedeli partecipano all’instaurazione del regno del Sacro Cuore mediante i meriti delle loro azioni, offerte quotidianamente; ideata e fondata dal gesuita francese François-Xavier Gautrelet (1807-1886) e organizzata da un altro gesuita francese Henry Ramière (1821-1884).

(13) Cfr. Mt. 13, 43; Mc. 4, 9; e Lc. 8, 8; e 14, 35.


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