Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

La scalata delle cime

 

 

 

 

 

 

 

Brano di una conferenza del 10 Febbraio 1974 - senza revisione dell'Autore

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Una montagna che sfida l’uomo: chi avrà il coraggio di intraprendere la scalata? La sfida sta nell’attrazione. Non c’è chi non senta la voglia di giungere fino il alto. Non c’è chi non desideri immergersi nella luce esposta in questo panorama e rimanerci sommerso. Ma, che pietre scivolose… Che percorsi sdrucciolevoli e ardui… Quanta energia ci vorrà!

Ecco una grande lezione morale! Infatti, i grandi bagliori si trovano nelle cime. Nelle cime della virtù, della fede, della saggezza. Però, ci vuole forza per arrampicarsi su queste cime. Nostro Signore Gesù Cristo dice nel Vangelo che il Regno del Cielo appartiene ai violenti ed è solo con la violenza che lo si può conquistare.

In Terra, l’uomo non esiste soltanto per il godimento della vita, ma per essere un eroe, per avere un’anima capace di praticare grandi azioni. Immaginiamoci questo panorama senza rilievi; tutto il suo equilibrio ne sarebbe compromesso. Le montagne esistenti sulla terra sono colonne necessarie all’equilibrio terrestre.

Il panorama sembra appartenere a un racconto di fate. La neve si presenta talmente appetitosa che si ha voglia di mangiarla a cucchiaiate. Si pensa ad una slitta trainata velocemente sulla neve da renne. Ebbene, dopo tutto questo, chi è che non penserà ad arrampicarsi e non sentirà una certa tristezza di non poter scalare sino al più alto?

  

La cima può essere raggiunta con ascese penose, invitando gli uomini a scalate ancor più ardue, e che evoca il cielo di tutti gli ideali.

La Sacra Scrittura qualifica la Madonna come “mons super montes positum” – un monte collocato sopra tutti i monti. Il picco più alto della montagna rappresenta la Madonna, più verginale, più nivea, più pura di tutto ciò che si possa immaginare. Gli altri picchi possono simboleggiare i santi della Chiesa Cattolica: candidi, splendenti, elevati. Ma nessuno La raggiunge.

Al di su della Vergine Santissima c’è solo Dio, rappresentato dal cielo d’indaco che creò per indicarci che è Lui al di sopra di tutto, e che soltanto nell’altra vita Lo raggiungeremo.