Plinio Corrêa de Oliveira

 

Maria Santissima:

compassione insondabile

 

 

 

 

 

Conversazione con giovani della TFP brasiliana, 9 gennaio 1982 (*)

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Audio originale in portoghese

L’aspetto della Madonna che più mi entusiasma non è tanto la sua santità quanto la compassione con la quale rivolge lo sguardo verso chi non è santo.

La sua santità è verginale, regale, insondabile, eccelsa... Niente la potrà mai descrivere adeguatamente. Eppure, ciò che mi entusiasma è, soprattutto, la compassione con cui Ella guarda chi non è santo, lo avvolge col suo amore, vuole aiutarlo con una misericordia anch’essa insondabile. È una misericordia inesauribile, pazientissima, clemente, pronta ad aiutare in qualsiasi momento, senza il minimo segno di stanchezza o di impazienza, sempre pronta non solo a ripetersi, ma a superare se stessa. Se il peccatore rifiuta questa misericordia, Maria Santissima la raddoppia. E, così, gli abissi sempre più tenebrosi del peccato fanno nascere luci sempre più sfolgoranti di misericordia. Più il peccatore fugge da Lei, più Ella lo rincorre e lo riempie di grazie.

Come ho conosciuto io questa misericordia?

A dodici anni ho avuto una fortissima prova spirituale, nella quale mi sentivo abbandonato e perso. Sono andato a pregare nella chiesa del Sacro Cuore ai piedi della Madonna Maria Ausiliatrice. Senza che avessi una visione, estasi o rivelazione mi sono sentito toccato nel cuore come se l’immagine mi guardasse. Non saprei descrivere come, ma ebbi una conoscenza intima e personale della sua misericordia insondabile. La sua bontà mi avvolse in modo tale che, anche se io avessi voluto fuggire, Ella mi avrebbe rincorso dicendomi con affetto materno: “Figlio mio, torna indietro ancora una volta!”.

La comprensione di questa misericordia fece sì che io restassi perfettamente calmo per il resto della mia vita. Da quel punto in poi ebbi la certezza totale che, qualunque cosa mi accadesse, sarei stato avvolto dalla misericordia della Madonna e, quindi, sarei potuto andare avanti tranquillo. Lei avrebbe trovato per me una soluzione per qualsiasi circostanza.

Capì anche che questo non era un mio privilegio, bensì l’atteggiamento della Madonna nei confronti di tutti.  Io non mi sono sentito trattato in modo diverso. È chiaro che la Madonna potrebbe favorire una persona in concreto, ma non è così che io mi sentivo trattato. Anzi, mi sentivo trattato uguale a tutti.  Sentivo che la Madonna è così con tutti gli uomini che sono esistiti, quelli che esistono e quelli che esisteranno.

A me dispiace molto vedere una persona nervosa, con problemi, agitata ecc. Vorrei poter comunicare quello sguardo che ricevetti dalla Madonna quando ero bambino. È difficile spiegarlo in parole, ma vorrei poter trasmetterlo. È qualcosa di insondabile, che non si esaurisce, si moltiplica, è premuroso, gentile, ci prende con tenerezza, ci coccola… Veramente non saprei spiegarlo in parole, ma vorrei che tutti avessero questa cognizione diretta della misericordia della Madonna. 

(*) Tratto dalla registrazione magnetofonica, senza revisione dell’autore. Traduzione a cura di Tradizione, Famiglia, Proprietà – Italia.


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