Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

Capitolo X

La cultura, l’arte e gli ambienti nella Rivoluzione

 

 

 

 

Bookmark and Share

Rivoluzione e Contro-Rivoluzione

Titolo originale: Revolução e Contra-Revolução

Pubblicato su Catolicismo, São Paulo, Brasile, Aprile 1959 (I et II), Gennaio 1977 (III)

Traduzione di Giovanni Cantoni

Prima edizione italiana, 1963, Dell’Albero, Torino. Seconda e terza edizioni italiane, 1972 e 1976, Cristianità, Piacenza

Tutti i diritti riservati - © 1998 Associazione Luci sull’Est

 

Descritta così la complessità e l’ampiezza del processo rivoluzionario nelle zone più profonde delle anime, e pertanto della mentalità dei popoli, è più facile indicare tutta l’importanza della cultura, delle arti e degli ambienti nella marcia della Rivoluzione.

 

1. La cultura

Le idee rivoluzionarie forniscono alle tendenze da cui sono nate il mezzo per affermarsi con diritto di cittadinanza agli occhi dell’individuo stesso e di terzi. Esse servono al rivoluzionario per scuotere in questi ultimi le convinzioni conformi alla verità e per scatenare così, o per aggravare in essi, la ribellione delle passioni. Esse ispirano e modellano le istituzioni generate dalla Rivoluzione. Queste idee possono trovarsi nei più svariati rami del sapere o della cultura, perché è difficile che qualcuno di essi non sia coinvolto, almeno indirettamente, nella lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione.

 

2. Le arti

Quanto alle arti, poiché Dio ha stabilito relazioni misteriose e mirabili fra certe forme, colori, suoni, profumi, sapori e certi stati d’animo, con questi mezzi si possono chiaramente influenzare a fondo le mentalità e indurre persone, famiglie e popoli a formarsi una condizione spirituale profondamente rivoluzionaria. Basti ricordare l’analogia fra lo spirito della Rivoluzione francese e le mode che sorsero nello stesso periodo. O fra i fermenti rivoluzionari odierni e le attuali stravaganze delle mode e delle scuole artistiche dette “d’avanguardia”.

 

 3. Gli ambienti

Quanto agli ambienti, nella misura in cui favoriscono costumi buoni o cattivi, possono opporre alla Rivoluzione le mirabili barriere della reazione, o almeno dell’inerzia, di tutto quanto è sanamente frutto di consuetudine; o possono trasmettere alle anime le tossine e le tremende energie dello spirito rivoluzionario.

 

4. Funzione storica delle arti e degli ambienti nel processo rivoluzionario

Perciò, in concreto, è necessario riconoscere che la generale democratizzazione dei costumi e dello stile di vita, portata agli estremi limiti d’una volgarità sistematica e crescente, e l’azione proletarizzante d’una certa arte moderna hanno contribuito al trionfo dell’ugualitarismo quanto o più dell’introduzione di certe leggi o di certe istituzioni essenzialmente politiche.

Allo stesso modo è necessario riconoscere che se qualcuno, per esempio, riuscisse a far cessare le proiezioni cinematografiche o le trasmissioni televisive immorali o agnostiche, avrebbe fatto per la Contro-Rivoluzione molto più che se avesse provocato la caduta d’un governo di sinistra nella routine d’un regime parlamentare. 

Avanti

Indice

Indietro


Home

ROI campagne pubblicitarie