Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

Commento 7
 
“Demonarchizzazione” delle autorità ecclesiastiche

 

 

 

 

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Rivoluzione e Contro-Rivoluzione

Titolo originale: Revolução e Contra-Revolução

Pubblicato su Catolicismo, São Paulo, Brasile, Aprile 1959 (I et II), Gennaio 1977 (III)

Traduzione di Giovanni Cantoni

Prima edizione italiana, 1963, Dell’Albero, Torino. Seconda e terza edizioni italiane, 1972 e 1976, Cristianità, Piacenza

Tutti i diritti riservati - © 1998 Associazione Luci sull’Est

 

In questa prospettiva, che ha qualcosa di storico e di congetturale, certi mutamenti di loro estranei a questo processo potrebbero essere visti come momenti di transizione dallo statu quo preconciliare all’estremo opposto qui indicato.

Per esempio, la tendenza alla collegializzazione come modo d’essere obbligatorio di ogni potere all’interno della Chiesa e come espressione di una certa “demonarchizzazione” dell’autorità ecclesiastica, la quale rimarrebbe ipso facto, in ogni grado, molto più condizionata di prima dal gradino immediatamente inferiore.

Tutto questo, portato alle estreme conseguenze, potrebbe tendere all’instaurazione stabile e universale, all’interno della Chiesa, del suffragio popolare, che in altri tempi fu talora adottato dalla Chiesa per ricoprire determinate cariche gerarchiche; e, in un passaggio finale, potrebbe portare, nel quadro immaginato dai tribalisti, a un’insostenibile dipendenza della Gerarchia dal laicato, presunto portavoce necessario della volontà di Dio.

Proprio della “volontà di Dio”, che lo stesso laicato tribalista conoscerebbe attraverso le rivelazioni “mistiche” di qualche stregone, guru pentecostalista o fattucchiero; così, ubbidendo al laicato, la Gerarchia adempirebbe alla propria supposta missione di ubbidire alla volontà di Dio stesso. 

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