Plinio Corrêa de Oliveira

 

 

X - Dov’è il vero pericolo

di una ecatombe

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le guerre hanno come causa principale i peccati delle nazioni. Se, per evitare l’ecatombe nucleare, le nazioni dell’Occidente commettessero l’enorme peccato di accettare il comunismo, attirerebbero su di sé gli effetti della collera divina. A Fatima, la Madonna ha detto che la preghiera, la penitenza e il cambiamento di vita allontanano le guerre. Ella ci dia il coraggio di esclamare, di fronte al comunismo: "Non possumus".

Giungendo al termine del presente studio, molti lettori si chiederanno tra sé e sé: come evitare allora l’ecatombe nucleare? È assolutamente chiaro che, se i cattolici si irrigidiscono sul principio della proprietà privata, le potenze comuniste, persa la speranza di imporre al mondo il loro sistema per via pacifica, ricorreranno alla guerra. Di fronte a ciò - si dica ciò che si vuole dal punto di vista dottrinale - non sarà preferibile cedere?

Uomini di poca fede - saremmo tentati di rispondere - perché dubitate? (20)

Le guerre hanno come causa principale i peccati delle nazioni. Infatti queste, dice sant’Agostino, non potendo essere ricompensate né castigate nell’altra vita, ricevono in questo stesso mondo il premio delle loro buone azioni e la punizione dei loro crimini.

Perciò, se vogliamo evitare le guerre e le ecatombi, combattiamole nelle loro cause. La corruzione delle idee e dei costumi, l’empietà ufficiale degli Stati laici, l’opposizione sempre più frequente tra le leggi positive e la legge di Dio, ecco ciò che ci espone alla collera e al castigo del Creatore, e ci conduce, più di ogni altra cosa, alla guerra!

Se, per evitarla, le nazioni dell’Occidente commettessero un peccato maggiore di quelli attuali, quale sarebbe l’accettazione di vivere sotto il giogo comunista in condizioni che la morale cattolica condanna, sfiderebbero in questo modo l’ira di Dio e richiamerebbero su di sé gli effetti della sua collera.

Tanto più che la concessione che si facesse oggi riguardo all’abolizione della proprietà privata, domani dovrebbe essere ripetuta riguardo all’abolizione della famiglia, e così di seguito. Infatti la tattica delle imposizioni successive, insita nello spirito del comunismo internazionale, procede con inesorabile intransigenza. In questo modo, fino a che infamia, fino a che abisso, fino a che apostasia ci degraderemmo?

L’esistenza umana, senza istituzioni necessarie come la proprietà privata e la famiglia, non vale la pena di essere vissuta. Sacrificare l’una o l’altra per evitare la catastrofe, non comporta un propter vitam vivendi perdere causas? Perché vivere in un mondo trasformato in un immenso baraccamento di schiavi gettati in una promiscuità animale?

Di fronte alla opzione drammatica dell’ora presente, che questo scritto cerca di porre in evidenza, non dobbiamo ragionare come degli atei, che pesano i pro e i contro come se Dio non esistesse.

Un atto supremo ed eroico di fedeltà, in quest’ora, potrebbe cancellare agli occhi di Dio una moltitudine di peccati, disponendolo ad allontanare il cataclisma che si avvicina.

Un atto di fedeltà eroica... un atto di completa ed eroica fiducia nel Cuore di Colui che disse: "Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete sollievo per le vostre anime" (21).

Sì, confidiamo in Dio. Confidiamo nella sua misericordia, il cui canale è il Cuore Immacolato di Maria.

Nel messaggio di Fatima la Madre di Misericordia ha detto al mondo che la preghiera, la penitenza e il cambiamento di vita allontanano le guerre. E non le concessioni dettate dalla situazione, imprevidenti e vigliacche...

La Madonna di Fatima ottenga a tutti noi, che abbiamo il dovere di lottare, il coraggio di esclamare "non possumus" (22) di fronte alle suggestioni insidiose del comunismo internazionale.

PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA

Note:

(20) Cfr. Mt. 8, 26.

(21) Mt. 11, 29.

(22) Atti 4, 20.

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