Plinio Corrźa de Oliveira

 

Senso cattolico, idee, mentalitą

 

 

 

 

 

 

 

Rivista "Tradizione, Famiglia, Proprietą", Roma, Ottobre 2019 (*)

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Quando sono entrato nella Congregazione mariana di Santa Cecilia e ho cominciato a partecipare al movimento cattolico, posso dire che ero gią interamente un ultramontano. Quasi tutte le idee che ho oggi, le avevo gią a quell'epoca, almeno in radice. A vent'anni, riguardo al mondo contemporaneo, avevo gią visto tutto, contato tutto, misurato e pesato tutto.

In seguito ho fatto innumerevoli esplicitazioni dinanzi ai fatti che si succedevano, ma erano proprio quello: esplicitazioni. A vent'anni la mia mentalitą era gią formata.

Quali erano le mie idee?

- Ero difensore convinto di una cattolicitą radicale, e convinto che un cattolicesimo sbiadito non avrebbe risolto un bel niente.

- Ero convinto che per essere cattolico bisognava essere assolutamente fedele al Papato. Nella fedeltą assoluta al Papato risiedeva la sostanza del cattolicesimo.

- Ero profondamente convinto che la Chiesa fosse la colonna del mondo, dell'ordine temporale, dell'ordine civile e dell'ordine morale. Quindi, soltanto dalla Chiesa, dalla dottrina della Chiesa, dal Magistero della Chiesa, dai Comandamenti poteva provenire una soluzione per la crisi mondiale.

- Ero convinto che tutta l'organizzazione sociale e politica decorrente dal protestantesimo, e da tutto ciņ che ne č seguito fino al comunismo, rappresentava la distruzione della civiltą.

- Ero convinto che il mondo si trovava in una situazione di avanzato deterioro, e che stava per scoppiare una grande crisi che avrebbe determinato la fine della civiltą moderna.

- Soprattutto, ero convinto dell'importanza della devozione alla Madonna, anche se non conoscevo ancora il «Trattato della Vera Devozione» di S. Luigi Grignion da Montfort, che avrebbe dato espressione definitiva alla mia devozione mariana. Capivo benissimo che la devozione alla Madonna costituisse la punta di diamante della dottrina cattolica in tema di pietą e di vita spirituale.

- Finalmente - ed ecco un tratto essenziale della mia mentalitą che, grazie a Dio, possedevo gią a quell'epoca - avevo una nozione molto viva della differenza tra bene e male, della lotta del bene contro il male nella Storia. Devo dire, comunque, che le mie nozioni sulle forze organizzate del male, impegnate in tale lotta, erano ancora incipienti. Ne avevo una nozione appena intuitiva.

Tutte queste idee si formarono nella mia mente non propriamente leggendo la dottrina contenuta nei libri e, conseguentemente, applicandola ai fatti, ma assumendo di fronte ai fatti un atteggiamento istintivo, dettato dal mio senso cattolico, salvo poi scoprire la dottrina contenuta in quei fatti. Non era, dunque, una conoscenza per deduzione bensģ per una prima intuizione che gią conteneva tutte le successive esplicitazioni.

* "Minha Vģda Pśblica. Compilaēćo de relatos auto-biogrįfģcos de Plinio Corrźa de Oliveira". Artpress, Sćo Paulo, 2015, pp. 17-18.


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